Disegnare per "vedere": corso disegno base

Da riprogrammare

Metodo ideato da Annamaria Pittari che mette in relazione arte-corpo-mente.
Acquisterai consapevolezza sugli inganni delle percezioni visive imparando a disegnare in modo realistico.
Scoprirai le potenzialità del disegno quale strumento di autoconoscenza e di crescita personale.
Sperimenterai il coinvolgimento del corpo nel disegno interiorizzando il concetto di spazialità in modo nuovo ed originale. Il corso di circa 21 ore, questo anno viene proposto in modalità intensiva di 3 giorni full time da 7 ore nel weekend. Date da riprogrammare.

A CURA DI:

Annamaria Pittari

ORARI:

Sabato ore 9,30-17,30 con pausa

Disegnare per "vedere": corso disegno base

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TIPOLOGIA PERCORSO:

Workshop incontri intensivi

COSTI:

€ 315,00

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il setting

Nei primi due incontri il setting è informale, si lavora con il corpo a terra e si disegna in piedi su grandi superfici.

La corda

La corda è uno strumento introdotto per lavorare sull'osservazione a distanza delle linee, con il movimento, la gestualità, la coordinazione occhio/corpo.

I primi esercizi

I primi esercizi riguardano l'educazione alla spazialità, ai concetti di linee, punti, forme.

La fusaggine

La fusaggine è il primo strumento che si sperimenta, per la sua morbidezza, la capacità di trasmettere la fluidità del disegno al suo primo abbozzo: un disegno che "respira".

La copia con creta

La prima copia dal vero la fanno le mani: anche senza guardare siamo in grado di percepire i volumi, le forme, ma soprattutto i gesti di chi disegna e dipinge.

7b.jpg

La prima copia dal vero risulta più semplice, se vengono disegnati soggetti prima manipolati, e soprattutto se non si ha a che fare con la traduzione dei colori nella gamma dei grigi.

copia dal vero

Dopo aver acquisito le nozioni di base, affrontare la copia dal vero non rappresenta più un problema

Il chiaroscuro

Il foglio ha solo due dimensioni: è grazie al chiaroscuro, allo studio delle luci e delle ombre, che siamo in grado di restituire al soggetto la sua tridimensionalità.

La forma di cartacrespa

La forma di cartacrespa rappresenta un approccio all'astrazione, in cui sguardo e mente si perdono ad indagare luoghi reconditi, profondità, zone di luce e di ombre. Un lavoro introspettivo che può essere preceduto dall'esperienza di danzaterapia che lo ha ispirato.

Sperimentazione

Chi si accosta al disegno, spesso non immagina che esistono altri strumenti oltre al foglio bianco e alla matita grafite. Fare esperienza di altri mezzi, altre possibilità, apre la mente.
Nell'immagine, carboncino bianco e sanguigna su carta paglia

Ragionare al contrario

L'ultima sfida è quella di ragionare al contrario: solitamente siamo abituati a tracciare linee e a scurire il foglio bianco. Su cartoncino nero, invece, il focus è sulle zone di luce. Un interessante punto di vista particolarmente indicato a chi è istintivamente orientato a guardare "il bicchiere mezzo vuoto".

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